Eventi ed iniziative

30^ Giornata mondiale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

In occasione del trentennale della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia (New York, 20.11.89), ratificata dallo Stato il 27 maggio 1991 con la legge n. 176, la Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, in collaborazione con la rete del progetto “Mi fido e mi affido” finanziato dalla Regione Toscana – Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione sociale – D.G.R. 464/1 (decreto dirigenziale n. 15.919 del 19/10/2017) e cofinanziato dalla Società della Salute Empolese Valdelsa Valdarno (deliberazione n. 22 del 20/09/2017) ha inteso promuovere un’iniziativa di sensibilizzazione, con particolare riferimento al tema dell’affidamento familiare e delle varie forme di accoglienza di bambini e adolescenti in difficoltà.

L’iniziativa si concentra, in particolare, sulla rappresentazione del musical “Siamo storie”, realizzato dalla compagnia teatrale “Tutti e nessuno” di Colle di Val d’Elsa (SI), che si terrà mercoledì 20 novembre, dalle ore 20.45, presso il Teatro Excelsior di Empoli.

La rappresentazione sarà preceduta dai saluti istituzionali e da una breve presentazione delle attività che il Centro Affidi e le molte realtà del territorio stanno sviluppando per promuovere e sostenere il tema dell’affidamento familiare e delle varie forme di accoglienza a sostegno dei bambini e delle famiglie. In particolare, l’attuale rete di collaboratori del Centro Affidi, legata al progetto “Mi fido e mi affido” vede l’impegno delle seguenti realtà: Associazione La Casa di Hyppa e Lella Onlus, Associazione Porte Aperte Onlus, Piccola Casa della Divina Provvidenza – Cottolengo di Empoli, Cooperativa Sociale Il Piccolo Principe, Cooperativa Sociale La Pietra d’Angolo, Associazione Raggio di speranza Onlus, Consorzio Co&So.

LA TRAMA DEL MUSICAL “SIAMO STORIE”

“Siamo Storie” è il titolo di questa nuova commedia musicale in due atti di Emiliano D’Ambrosio. La canzone omonima è il tentativo di un genitore di spiegare a un figlio/compagno che la vita è un’avventura da vivere e che c’è una possibilità di scegliere se essere “tetto o foresta coi tuoi rami” e cambiare il corso di una vita… perché “siamo storie in bianco e nero o a colori. Storie diverse quelle dei protagonisti che ruotano attorno alla vita dell’adolescente Matteo (Antonio Corcione talentuoso giovane attore), cresciuto con un padre maltrattante, assente anche sul palco e una madre fragile (Tania Vallerani, eccezionale in questo ruolo) incapace di mettere al primo posto i figli anziché il rapporto patologico con un uomo molto simile ai tanti che il Servizio Sociale incontra nel suo lavoro. E poi c’è Iris, sorella minore, spettatrice apparente delle vicende familiari. Chiara, l’assistente sociale (Elena Persichino, prima voce unica di questa compagnia e bravissima in questa parte), rappresenta un mondo, certamente stressante e carico di emotività, fatto di équipe e, prima ancora, di un gruppo di amici/colleghi (Marco in particolare) che possano supportarsi a vicenda nelle diverse e complesse vicende familiari. Diventare il bersaglio di tutti (espresso nella incalzante e coinvolgente “Help”) o il centro di un prezioso lavoro di rete (la scuola, gli amici, l’operatore di strada, la psicologia…) e di dialogo (la canzone che accompagna il cambiamento di queste storie). In mezzo il richiamo facile del gruppo dei “devianti” che altro non sono che i figli, come Matteo, non visti, lasciati soli, aggregati, forti nel gruppo, tra il rap e i murales, uno stereotipo che, purtroppo, ancora oggi a distanza di decenni, torna ad essere di nuovo e con più facilità la realtà di molti ragazzi, tra spaccio e modelli prorompenti. Una storia volutamente realistica, non estrema, facilmente rintracciabile nel nostro quotidiano tra la necessità di intervenire e quella di trovare il momento giusto e le persone giuste perché l’intervento funzioni. Ed ecco Alma, l’affidataria, capace di non cedere alla provocazione e accogliere, di permettere non solo a Matteo, affidato part-time in casa sua, ma a tutta la sua famiglia, indirettamente, di potersi concedere un tempo per ricostruire un dialogo e cambiare il futuro. Non possono mancare i momenti comici caricaturando manie, culture, arroganze, semplicità, fragilità, umanità a colorare la tela di un disegno straordinario quando questo lavoro funziona!